Pantelleria è un’isola affascinante e ricca di contrasti. Situata tra la Sicilia e la Tunisia, questa terra vulcanica offre paesaggi mozzafiato, con scogliere a picco sul mare, calette nascoste e verdi vigneti che si alternano a colate laviche.
L’isola è una destinazione perfetta per chi cerca una vacanza all’insegna del relax ma anche dell’avventura. Che siate amanti della natura, appassionati di cultura o buongustai, l’isola ha qualcosa da offrire a tutti.
Proprio per questo motivo, se state pensando di sceglierla come prossima meta di viaggio, questo articolo via aiuterà a scoprire cosa fare e visitare a Pantelleria, i piatti tipici da non perdere e come vivere al meglio le serate sull’isola.
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Toggle1) L’Arco dell’Elefante
L’Arco dell’Elefante è una celebre località balneare rinomata per una spettacolare formazione rocciosa di pietra lavica che forma un grande arco naturale, simile alla proboscide di un elefante che si tuffa nel mare.
Questo luogo, diventato uno dei simboli di Pantelleria, attira ogni anno numerosi visitatori, affascinati dalla sua curiosa conformazione. Situato nella parte orientale dell’isola, è facilmente accessibile in auto.
2) Sauna Naturale di Sibà
La Sauna Naturale di Sibà, conosciuta anche come Grotta di Benikulà, è caratterizzata da una cavità naturale creata da una frattura nella roccia da cui, a intervalli regolari, emerge vapore acqueo a circa 40°C.
Questo luogo è affascinante non solo per il fenomeno naturale che lo caratterizza, ma anche per il contesto paesaggistico in cui si trova. Per arrivarci, si dovrà attraversare un sentiero circondato dalla macchia mediterranea.
Raggiunta la grotta, si ha la possibilità di ammirare un panorama unico sulla piana del Monastero. Terreni agricoli e vigneti dominano il paesaggio regalando una quiete e un relax senza precedenti.
3) Castello di Pantelleria
Il Castello di Pantelleria, anche detto “Castello Barbacane”, è una costruzione medievale, totalmente costituita da pietra lavica che si trova in una posizione strategica sul lungomare. Arrivando dal porto, infatti, è la prima cosa che si vede.
È possibile visitarlo tutti i giorni dalle ore 9 del mattino sino alle 13. Il giovedì pomeriggio è aperto al pubblico anche nelle ore pomeridiane: dalle 15.30 alle 19.00. Dal 2010, al suo interno, vi è un Museo Archeologico da non perdere, in cui si possono ammirare le famose Teste di Pantelleria.
4) Lago Specchio di Venere
Il Lago Specchio di Venere, così chiamato poiché la leggenda narra che la dea Venere vi si specchiasse prima di incontrare Bacco, è un lago naturale che riempie il cratere di un vulcano situato nella contrada Bugeber, al centro dell’isola.
Oltre a essere incorniciato da una flora e una fauna mozzafiato, il lago è rinomato soprattutto per i suoi fanghi termali. Qui, dalle vasche naturali sgorga acqua a temperature superiori ai 50°C, e il fango ricco di minerali è noto per le sue proprietà benefiche.
Allo stesso tempo, il lago è anche un paradiso per tutti gli appassionati di birdwatching, i quali possono osservare numerose specie di uccelli, tra cui i fenicotteri, durante le migrazioni.
5) Balata dei turchi
Balata dei turchi è una delle zone più suggestive dell’isola, situata sul versante opposto rispetto a Pantelleria Centro. La storia ci racconta fosse questa sede di approdo dei pirati; ad oggi è una delle destinazioni maggiormente scelte dai turisti. Per poterci arrivare si deve affrontare un percorso piuttosto lungo, ma è assolutamente consigliato andarci perché ciò che è possibile ammirare una volta arrivati non ha prezzo.
6) I Sesi
Nelle zone di Mursia e Cimilia potrete visitare delle antiche strutture megalitiche chiamate “Sesi”. Il nome deriva direttamente dal dialetto del posto nel quale la parola “sese” fa riferimento ad un insieme di pietre. La storia del sito è altrettanto affascinante: più di 5000 anni fa, ormai, un gruppo di persone nord-africane si insediò proprio in quel punto di terra, dando vita a strutture imponenti che, solo nel XIX secolo, sono state riconosciute come tombe.
I Sesi sono degli edifici in pietra a secco; la loro forma è ellittica e presentano delle volte come coperture. Sempre la storia racconta fossero costruzioni con all’interno una camera funeraria alla quale si poteva accedere mediante delle aperture, strette e piuttosto piccole, collocate lungo il loro perimetro.
7) Montagna Grande
Gli appassionati di trekking non possono assolutamente perdersi Montagna Grande, ad un’altezza di 836 metri. È il luogo perfetto per gli amanti della natura e a chi piace vivere una vacanza fatta di escursioni tra sentieri da percorrere.
Lungo il tragitto potrai davvero godere della natura incontaminata tra lecci e pini marittimi. Raggiunta la vetta, è consigliabile fermarsi per poter osservare quanto bella sia la vista da lì.
Cosa fare a Pantelleria: le 6 migliori esperienze
1) Sperimentare la sauna nel bagno secco
Raggiungendo la zona di Siba, si potrà visitare una grotta al cui interno vi è una fuoriuscita naturale di vapore acqueo misto a gas vulcanici: il “Bagno asciutto di Benikulà”. Il sito, ormai di interesse scientifico e geologico, può essere raggiunto a piedi o in mountain bike attraverso il sentiero denominato “C.A.I. n. 975”.
È un percorso adatto a tutti perché classificato come “facile”, quindi anche per i bambini.
2) Fare trekking
L’isola è famosa anche per il numero di sentieri che possiede: ben 21. Si ha la possibilità di fare trekking per quasi 100 km tra Kuddia Mia, Siba Alta, Variante Lungolago, Cala Cottone e tanti altri percorsi.
È possibile anche optare per un tour guidato: consigliabile quando non si è particolarmente esperti o ci sono bambini che si affacciano all’esperienza per la prima volta.
3) Soggiornare o pranzare in un dammuso
Le abitazioni tipiche di Pantelleria prendono il nome di “Dammusi”. Sono piuttosto particolari perché la loro pianta è quadrangolare e la loro copertura è a forma di cupola, generalmente di colore bianco. La struttura così pensata non è solo bella esteticamente, ma anche funzionale: riesce, infatti, a mantenere una temperatura ideale al suo interno adattandosi alla stagione estiva quanto a quella invernale.
I Dammusi sono generalmente collocati in zone in cui la vegetazione è protagonista ed è dunque perfetto per allontanarsi dal caos cittadino.
Alloggiarvi è sicuramente un’esperienza da fare e da qualche tempo è possibile in varie strutture che offrono questa particolare forma di soggiorno.
4) Visitare l’isola in barca
Si è parlato del trekking, dei sentieri e dei Dammusi, ma le opportunità per visitare Pantelleria al meglio non finiscono qui. È possibile optare, infatti, per un giro in barca organizzato, per esplorare baie in altro modo non raggiungibili e spiagge sensazionali dai colori cristallini. Il giro in barca, infatti, è solitamente organizzato in modo che ci si possa fermare in alcune calette per immergersi nell’acqua limpida o pranzare con una vista mozzafiato.
Potete vivere un’esperienza da sogno con i vostri amici o famiglia o anche in solitaria, così da ricaricare le pile prima di tornare alla solita routine.
Tra i vari itinerari da considerare vi sono quelli comprendenti Cala dei Cinque Denti, Scarpetta di Cenerentola, la Spiaggia degli Innamorati, i Faraglioni del Formaggio.
5) Fare diving
Se si è appassionati di immersioni subacquee, Pantelleria è la meta perfetta grazie ai suoi incredibili fondali. È infatti possibile notare dei paesaggi sottomarini unici sin dai primi momenti di immersione.
Non è necessario essere professionisti per godere di questo spettacolo, perché da anni ormai ci sono diverse società che organizzano escursioni subacquee adatte a tutti i livelli di esperienza.
I siti di immersione sono circa dieci e ognuno ha delle caratteristiche irripetibili: si dovrà solo scegliere quale visitare e quando.
6) Fare una degustazione di vino nel Giardino Pantesco di Khamma
Il Giardino Pantesco di Khamma custodisce una storia iniziata nel 3000 a.C. Ristrutturato nel 2008 è stato donato al FAI (Fondo Ambientale Italiano).
La sua particolarità risiede nell’essere un sistema agro-economico del tutto autosufficiente. Il microclima, al suo interno, è garantito dalla sua pianta a forma circolare nonché dalle sue dimensioni e dalla presenza di pietra lavica. È per questo motivo che gli aranci secolari crescono rigogliosi, protetti sia dal vento che dalla siccità.
La sera a Pantelleria: ecco cosa fare
1) Cicci’s Bar
Cicci’s Bar è sicuramente una tappa da non perdere. L’imprenditrice che l’ha fondato, giunta a Pantelleria nel 1978 direttamente da Verona, ha creato un luogo perfetto in cui buon cibo, divertimento e cultura si uniscono perfettamente.
2) La Favarotta
La Favarotta è sicuramente una delle trattorie dalle quale andare se si è a Pantelleria. È completamente immersa nel verde e offre piatti della tradizione culinaria siciliana. Insomma, se si vogliono gustare verdure di stagione, patta fatta in casa e del buon pesce fresco, questo locale è perfetto.
3) Sesiventi
Sesiventi Lounge Bar si trova nel parco archeologico dei Sesi, zona di Mursia. È un luogo speciale per chi vuole gustare un aperitivo locale, ma anche per chi vuole divertirsi a suon di musica. Nella terrazza, infatti, vengono ospitati numerosi djset, soprattutto durante l’estate.
Cosa mangiare a Pantelleria: i 9 piatti tradizionali
Il Bacio Pantesco
Il Bacio Pantesco consiste in frittelle ripiene di ricotta e pezzi di cioccolato. Lo troverete ovunque: nei ristoranti come dessert, nelle pasticcerie e nei panifici. Ideale per la colazione, uno spuntino o anche per chiudere un pranzo o una cena.
Mustazzoli
In passato, questi dolci erano preparati esclusivamente durante le festività pasquali. Tuttavia, oggi, grazie alla crescente richiesta e alla grande attrattiva turistica dell’isola, sono disponibili tutto l’anno nelle pasticcerie.
I Mustazzoli sono piccoli dolcetti aromatici e dolci, realizzati con una pasta ripiena di un mix unico di ingredienti: semola, sesamo, mandorle, zucchero, miele, cannella, scorza di mandarino, semi di finocchio, chiodi di garofano e vaniglia.
Ravioli amari
Un altro piatto tipico che troverete nei menù dei ristoranti di Pantelleria sono i ravioli amari, ma il nome potrebbe essere fuorviante. Il termine “amaro” serve a differenziarli dai ravioli dolci e si tratta di ravioli con una pasta sottile, ripieni di ricotta locale e menta fresca.
Essi possono essere serviti con un sugo di pomodoro o con burro e salvia, a seconda delle preferenze.
Insalata di Pantelleria
Se il caldo estivo dell’isola vi opprime e non volete sentirvi appesantiti durante il pranzo, questa insalata è la scelta ideale. È un piatto leggero e rinfrescante, semplice ma ricco di sapori intensi.
Questa insalata fredda è preparata con pesce, patate bollite, cipolla cruda, pomodori freschi e capperi. Se amate quest’ultimo ingrediente, poi, non potete perdervi quelli locali: sono noti per il loro aroma potente e il gusto distintivo e deciso.
Cous Cous
Il Cous Cous ha origini arabe, ma si è integrato profondamente nella cucina siciliana. A Pantelleria è noto come Cous Cous Pantesco ed è preparato con pesce fresco e verdure croccanti.
Il piatto viene poi insaporito con una salsa ricavata dalla cottura del pesce, che può variare in piccantezza.
La pasta con l’ammogghiu
Tra i primi piatti da provare, non potete perdere l’occasione di assaporare questa pasta. L’ammogghiu, termine dialettale che significa “pesto pantesco“, è una preparazione a base di pomodori freschi, aglio, origano, sale e olio.
A volte, nel pesto si possono trovare anche delle mandorle aggiunte, che arricchiscono il sapore del piatto.
La Tumma
Durante la vostra visita all’isola, non potete perdervi l’opportunità di assaporare questo formaggio fresco, realizzato con latte crudo di vacca appena munto. Potete gustarlo in vari modi: semplice, oppure insaporito con sale, pepe e olio.
Lo troverete anche in diversi piatti, inclusi i ravioli amari di cui abbiamo parlato, in cui è utilizzato come ripieno.
La murena e la cipollata
La murena, un pesce piuttosto raro nei ristoranti italiani, è una prelibatezza che potrete scoprire a Pantelleria. La loro cottura stupirà il palato: sono solitamente prima passati nella farina e poi fritti in olio bollente. Sono serviti con la cipolla, i capperi, il peperoncino e le foglie d’alloro.
I capperi
I capperi, direttamente coltivati a Pantelleria, sono tra gli ingredienti tipici del posto. La loro raccolta avviene tra i mesi di maggio e settembre, per poi essere totalmente immersi in una soluzione salina, per circa venti giorni.
Grazie alla salamoia, il retrogusto amarognolo tipico del cappero viene eliminato, risaltando le sue note tradizionali. Possono essere serviti da soli oppure come condimento dei piatti tipici.
Nel 2021 è stato fondato il primo Museo del Cappero: l’obiettivo è quello di raccontare la storia di una delle coltivazioni più antiche esistenti. La visita consentirà di scoprire, attraverso un racconto autentico, le diverse fasi di produzione e lavorazione di questo ingrediente prelibato.
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