Sagre Umbria: quelle da non perdere

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Definire l’Umbria semplicemente come il “cuore verde d’Italia” rischia di essere riduttivo. Questa regione possiede un’identità profondamente radicata nella sua terra, nelle tradizioni che ne hanno scandito i secoli e, in modo particolare, nei suoi sapori autentici. Per cogliere la vera anima del territorio umbro, non è sufficiente visitare le magnifiche città d’arte o lasciarsi incantare dal profilo delle sue colline; è fondamentale immergersi in quell’esperienza totalizzante che sono le sagre. Questi appuntamenti non sono soltanto occasioni per gustare ottimo cibo, ma rappresentano il momento in cui una comunità si ritrova per celebrare il proprio prodotto simbolo, per condividere ricette custodite gelosamente e per accogliere i visitatori in un’atmosfera di schietta convivialità. Avventurarsi tra le sagre in Umbria equivale a intraprendere un viaggio sensoriale che svela storie di agricoltura, di antichi mestieri e di un legame quasi sacro tra l’uomo e la natura. Ogni borgo, dal più piccolo al più noto, ha la sua festa e il suo prodotto da onorare, che sia un legume della terra, un prezioso tartufo o un vino corposo, disegnando così sul calendario regionale un fitto mosaico di appuntamenti da non mancare.

L’autunno e i suoi tesori: dal tartufo al vino novello

Con l’arrivo dell’autunno, i boschi umbri si trasformano in scrigni ricolmi di tesori e le cantine si impregnano di nuovi profumi, dando il via ad alcune tra le più attese feste e sagre in umbria. Il re incontrastato di questa stagione è, senza dubbio, il tartufo. Norcia, con la sua celebre “Nero Norcia”, e Valtopina, con la sua Mostra Mercato del Tartufo, si affermano come le capitali di questa delizia. Trovarsi a partecipare a questi eventi vuol dire entrare in un mondo affascinante: le strade dei borghi si riempiono dell’aroma inebriante del tartufo nero pregiato e dello scorzone, le piazze si trasformano in vetrine per esemplari magnifici e le osterie allestite per l’occasione propongono menù interamente dedicati, dagli immancabili strangozzi fino a interpretazioni più creative. L’autunno umbro, però, non vive di solo tartufo. A Preggio, un borgo medievale sospeso nel tempo vicino a Umbertide, si tiene una delle più antiche sagre dedicate alla castagna. Tra vicoli di pietra e panorami che si perdono a vista d’occhio, si possono gustare le caldarroste fumanti, i dolci tradizionali come il castagnaccio e altre specialità, il tutto in un’atmosfera calda e accogliente. Questa è anche la stagione della vendemmia e della raccolta delle olive. Località come Montefalco, terra del Sagrantino, festeggiano il vino novello, mentre a Trevi la festa dell’olio nuovo regala l’occasione irripetibile di assaggiare l’olio appena spremuto, un concentrato di sapore piccante e fruttato che esalta la più semplice delle bruschette.

L’esplosione di sapori tra la primavera e l’estate

Perugia_Umbria

Al risvegliarsi della natura, il calendario delle feste e sagre in Umbria si popola di appuntamenti che mettono al centro i prodotti dell’orto e le primizie di stagione. A Cannara, piccolo comune vicino ad Assisi, verso la fine dell’estate si celebra la rinomata Festa della Cipolla. Questo evento dimostra come un ingrediente all’apparenza semplice possa trasformarsi nel protagonista assoluto della tavola. La cipolla locale, apprezzata per la sua dolcezza e alta digeribilità, viene cucinata in decine di modi: in zuppa, caramellata, in confettura per accompagnare i formaggi e persino come gelato. La festa anima l’intero paese con stand gastronomici, musica dal vivo e spettacoli, richiamando ogni anno migliaia di visitatori interessati a scoprire l’incredibile versatilità di questo prodotto. Spostandosi sull’altopiano di Colfiorito, un’altra eccellenza che merita una celebrazione è la patata rossa, omaggiata in una sagra che ne esalta il gusto intenso. Qui si ritrovano i sapori della tradizione contadina, come gli gnocchi fatti a mano o la patata cotta sotto la cenere, ricette che valorizzano la qualità di un prodotto intimamente legato al suo territorio. L’estate è anche il periodo di sagre più singolari, come quella della lumaca a Cantalupo di Bevagna, un appuntamento che attira appassionati da tutta Italia per gustare questo mollusco preparato secondo antiche ricette locali, a riprova di una biodiversità gastronomica ricca e sorprendente.

Celebrazioni di prodotti unici e ricette secolari

Certe sagre in Umbria sono dedicate a prodotti così particolari e pregiati da essere diventati veri emblemi del loro territorio di provenienza. È il caso dello zafferano di Città della Pieve, una spezia preziosa nota anche come “oro rosso”. Durante l’evento “Zafferiamo“, il centro storico si colora di giallo e viola, le tonalità del fiore di croco, e i ristoranti locali presentano menù a tema dove lo zafferano domina in ogni portata, dai risotti ai dessert. La manifestazione non è puramente gastronomica ma anche culturale, arricchita da rievocazioni storiche che raccontano l’importanza di questa spezia per l’economia locale sin dal Medioevo. Un altro esempio di eccellenza è il Sedano Nero di Trevi, un presidio Slow Food dal gusto deciso e dalla costa croccante e priva di fili. La sagra in suo onore, che ha luogo in ottobre, permette di assaggiarlo sia crudo, nel classico pinzimonio, sia in ricette più strutturate come la parmigiana di sedano nero. È un’opportunità per conoscere un prodotto di nicchia e per comprendere l’impegno dei coltivatori nel preservarne la tradizione. Similmente, la Sagra dell’Oca di Bettona, tra luglio e agosto, fa rivivere un’usanza contadina quasi scomparsa.

Quando la festa va oltre la gastronomia

Il panorama degli eventi umbri non si limita alle sagre nel senso più stretto del termine. Esistono manifestazioni di portata nazionale e internazionale che, pur mantenendo un solido legame con il cibo, offrono un’esperienza più vasta e complessa. “I Primi d’Italia” a Foligno ne è l’esempio più lampante. Per quattro giorni, la città diviene la capitale indiscussa di pasta, riso, zuppe e gnocchi. Non si tratta di una festa di paese, ma di un vero festival culturale del cibo, che coinvolge chef stellati, organizza corsi di cucina, degustazioni guidate e allestisce “villaggi del gusto” a tema. È un evento che celebra la creatività e l’eccellenza della cucina italiana. A Perugia, invece, il mese di ottobre è indissolubilmente legato a “Eurochocolate“, una kermesse dedicata al mondo del cioccolato che trasforma il centro storico con sculture, degustazioni, laboratori e un mercato con produttori provenienti da ogni angolo del pianeta. Infine, non si possono trascurare le grandi rievocazioni storiche come la Giostra della Quintana a Foligno o il Mercato delle Gaite a Bevagna. In queste occasioni, le taverne dei rioni aprono le loro porte e propongono menù medievali e rinascimentali, frutto di una ricerca filologica. Cenare in una di queste taverne significa fare un tuffo nella storia, dove il cibo è parte integrante di un’esperienza indimenticabile, che va a completare il ricco e variegato mosaico delle feste e sagre in Umbria.

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